Lotta contro i Crimini e l’Incitamento all’Odio Razziale in Francia e in Italia

05 February 2016

Lotta contro i Crimini e l’Incitamento all’Odio Razziale in Francia e in Italia

 

Combating Hate Crime and Hate Speech in France and Italy

Lutte contre les Crimes de Haine et les Propos Haineux en France et en Italie

Introduzione

Per anni ERRC ha monitorato i crimini e i discorsi motivati dall'odio in diversi Paesi. Con il sostegno di Open Society Initiative for Europe, ERRC sta portando avanti un progetto volto ad evidenziare l’entità dei crimini d’odio e dei discorsi d’odio nei confronti dei rom in Francia e in Italia e a migliorare la risposta delle autorità rispetto a questi problemi. Lo scopo di questo progetto è quello di introdurre una nuova metodologia per questo tipo di lavoro e applicarla in questi due Paesi dell'Europa occidentale dove l’entità dei crimini d’odio e dei discorsi d’odio nei confronti dei rom è ampiamente riconosciuta, ma scarsamente documentata o affrontata.

Attività del progetto

La metodologia utilizzata per il monitoraggio dei crimini e discorsi d’odio, sviluppata nel corso di questo progetto, è disponibile qui (in inglese). ERRC ha utilizzato questa metodologia, applicata dal nostro staff a Budapest e dai nostri consulenti che lavorano sul campo (con sede a Parigi e Milano), per monitorare gli episodi di crimini d'odio e d’incitamento all'odio. Mentre il termine "crimine d'odio" ha diversi significati in diverse giurisdizioni, ai fini del presente progetto per crimine d’odio si intende qualsiasi reato contro la persona (ovvero crimini violenti) motivato da motivi di odio razziale o etnico. Inoltre, ai fini di questo progetto, per incitamento all'odio ci si riferisce a qualsiasi discorso tenuto da un funzionario dello Stato che è offensivo nei confronti dei rom ed è perseguibile ai sensi della legislazione nazionale (come ad esempio il caso dell’istigazione all'odio razziale). Il punto di partenza per valutare se un incidente costituisce un crimine di odio o a un discorso d’odio è la decisione quadro dell'Unione Europea sulla lotta contro razzismo e xenofobia la quale stabilisce le norme minime in materia per la Francia, l'Italia, e gli altri 26 Stati membri dell'Unione. Il progetto prevede che dopo il monitoraggio degli incidenti accaduti, ERRC si rivolga alle autorità competenti per capire quali azioni, se del caso, vengono intraprese in risposta a tali fatti. A tal fine, ERRC ricorre alle richieste di accesso agli atti. Inoltre, ERRC sta raccogliendo informazioni su eventuali linee guida o protocolli in vigore, nei due Paesi, in materia di crimini d'odio e discorsi d’odio al fine di valutarne l’efficacia. Infine, il progetto prevede degli incontri rivolti a avvocati, attivisti e ONG in occasione dei quali verranno presentati la metodologia utilizzata per il monitoraggio e un formulario online, elaborato da ERRC che rom e ONG potranno utilizzare per segnalare gli incidenti di cui sono a conoscenza.

Risultati del progetto

Il progetto è stato elaborato – così come tutto il lavoro di ERRC su questo tema - per migliorare la risposta dello Stato in materia di crimini e discorsi d’odio. Il progetto si concluderà con incontri di advocacy presso le autorità competenti (polizia, pubblici ministeri, Ministero dell'Interno) in ciascun Paese. L’obiettivo è cambiare il loro comportamento in modo che:

  • comincino a raccogliere e pubblicare i dati sull'entità dei crimini d'odio e di incitamento all'odio nei confronti dei rom;
  • migliorino le loro politiche e protocolli in modo che i crimini e discorsi d’odio siano trattati con maggiore serietà e siano oggetto di indagini più efficaci;
  • aumenti il numero delle indagini, delle azioni penali intraprese e delle condanne per crimini d'odio e di incitamento all'odio.

Oltre all’advocacy, alla luce dei risultati del progetto, ERRC valuterà se ci saranno i margini per intentare azioni legali. Tale contenzioso tuttavia non riguarderebbe singoli episodi di crimini o discorsi d’odio ma un contenzioso civile secondo le leggi in materia di discriminazione volto a esporre ed eliminare la discriminazione istituzionale all'interno delle forze di polizia o dell’ordine giudiziario da cui può risultare, ad esempio, il fallimento nel fornire un adeguato livello di servizi alla comunità rom in materia di crimini d'odio e/o di discorsi d’odio.

Protezione dei dati

ERRC ritiene che anche nell’ambito dei crimini e discorsi d’odio sia impossibile combattere la discriminazione nei confronti dei rom senza raccogliere dati disaggregati. La raccolta di dati disaggregati non deve tuttavia essere confusa con il trattamento dei dati personali sensibili (ad esempio, la memorizzazione di dati che identificano una particolare vittima di un crimine come rom), che è strettamente regolamentato dal diritto comunitario e, naturalmente, dal diritto nazionale in Francia e in Italia. La metodologia del progetto assicura che in nessun momento ERRC raccolga, salvi, o in qualsiasi altro modo tratti i dati relativi all’etnia di qualsiasi individuo identificabile, a meno che l'informazione non sia già pubblica. Pare opportuno sottolineare che i partner esterni sono invitati a fornire le informazioni su eventuali incidenti, attraverso il nostro formulario di segnalazione online, ma non a fornire i dati personali. Tali dati, infatti, non saranno ulteriormente trattati da ERRC e verranno distrutti. Ad esempio, se qualcuno riferisce "John Smith, un rom, è stato attaccato il 1º gennaio 2016 al seguente indirizzo ...", ERRC non registrerà l’informazione e verificherà che questa venga eliminata definitivamente.

Se desiderate maggiori informazioni su questo progetto, contattate Nicole Garbin. (nicole.garbin@errc.org). 

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